ENEA ha presentato una tecnologia smart e low cost per produrre elettricità dalle onde del mare, che potrebbe diventare la migliore alternativa alle costose e inquinanti centrali a gasolio che alimentano le piccole isole in Italia. Pewec (Pendulum Wave Energy Converter) è stata presentata la scorsa settimana alla sede romana di ENEA e un prototipo in scala 1:12 è stato esposto. Si tratta di un dispositivo galleggiante molto simile a una zattera da posizionare in mare aperto che sarà in grado di produrre energia elettrica sfruttando l'oscillazione dello scafo per effetto delle onde del moto marino. È stato studiato per le coste italiane, dove le onde sono di piccola altezza, ma molto frequenti.
Il prototipo pesa 3 tonnellate, misura 3 metri per 2 ed è frutto della collaborazione con il Politecnico di Torino nell'ambito dell'Accordo di programma tra ministero dello Sviluppo economico ed Enea sulla Ricerca di sistema elettrico.
L'Ente e il Politecnico sono già al lavoro per la progettazione del dispositivo in scala 1:1, con una potenza nominale di 400kW.
Una decina di questi dispositivi possono produrre energia elettrica per un paese di 3.000 abitanti, contribuendo anche a contrastare i fenomeni di erosione attraverso la riduzione dell'energia delle onde che si infrangono sulle coste. L'energia delle onde, inoltre, ha una minore variabilità oraria e giornaliera e una variazione stagionale favorevole, visto che il potenziale è più alto in inverno quando i consumi energetici sono massimi.
Contestualmente al prototipo ENEA ha presentato "L'atlante del clima ondoso del Mediterraneo", una mappa per individuare le zone più interessanti per lo sfruttamento delle onde.